In carrozza, si parte. Da
capotreno di lungo corso mi accingo, come tutti voi, ad avviare il frecciavita
numero 2018 in partenza alle ore 24.00 del 31 dicembre 2017. Ci attendono 365
scali apparentemente uguali, in realtà diversi, profondamente difformi uno
dall’altro. Visiteremo stazioni addobbate di fiori, ne troveremo altre deserte
e malinconiche. Entusiasmo e passione si alterneranno con abbattimento e
prostrazione. Cuori gentili ed anime generose ci sorrideranno e faranno dimenticare le amarezze e le sofferenze che
contrassegneranno i nostri arrivi. Tutto servirà ad arricchire il nostro
itinerario: nuove esistenze rallegreranno le nostre soste e inaspettati
distacchi affliggeranno le nostre partenze. Alcuni precetti li abbiamo maturati
nei viaggi precedenti: la serenità che deriva dalla semplicità, la pace che
scaturisce dalla sincerità, l’amicizia che matura nella concordia, l’armonia
che discende dalla giustizia. La gioia che, talvolta, zampilla dal sorriso di
uno sconosciuto. Sappiamo che non saremo soli in questo viaggio. Ci
accompagneranno persone speciali: familiari, parenti, amici e conoscenti che hanno
fatto parte del nostro convoglio condividendo gioie e sofferenze, delusioni e
gratificazioni. Alcuni sono scesi alle fermate precedenti. Ferite strazianti e
dolorose. Si sono ineluttabilmente e, talvolta, incomprensibilmente avvicinate
all’uscio determinando un vuoto incolmabile nei nostri cuori. Siamo, però,
certi che continuano ad influenzare le fatiche del nostro viaggio; il ricordo e
la testimonianza del loro cammino contribuiscono a fortificare la nostra
personalità. Un percorso esperienziale che trascorre senza tregua e si salda e
si stratifica nel tempo e nei nostri cuori. Ed allora buon viaggio a tutti;
partiamo fiduciosi verso questa nuova avventura con l’augurio di raggiungere la
meta con rinnovata serenità.
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